Nel settore contemporaneo possiamo distinguere nell’enorme produzione artistica che vede l’impiego di materiali molto diversi, quella che può essere definita pittura plastica, ovvero opere pittoriche bidimensionali realizzate con medium sintetici, dipinti su tela o su supporto diverso, dove la scelta può ricadere più facilmente su tele commerciali già pronte, tavolette o cartoni rigidi, oppure essere elemento di riciclo ri-assemblato o fabbricato dall’artista stesso, con valenza artistica all’interno dell’opera. Con medium pittorici sintetici intendiamo la pittura alchidica, la pittura acrilica e vinilica di maggior successo fra tutte, ed infine a partire dagli anni ’90 ad oggi, i water modern oil, ovvero l’olio moderno. Per ognuno di questi medium si arriva ad un processo di ideazione, nascita, brevetto e commercializzazione in tempi e modi molto diversi, ma la maggior diffusione la troviamo certamente con la pittura in emulsione acrilica con il boom di utilizzo negli anni ’60, in tutto il mondo intero. La semplicità di utilizzo, la velocità di asciugatura, l’immediatezza conquistata nella stesura in successione di diversi strati pittorici, sovrapponendoli semplicemente miscelandoli in acqua, fa di questi colori ciò che l’artista andava cercando.